ci sono suoni, di echi e fiumi delle montagne,
in lontananza, dove parlano gole fatte di foglie
ed il cielo incatena nuvole. ci sono voci,
che, custodite in almanacchi, restano preghiera
di un giorno che non fu, un noi senza infinito.
ci sono suoni, di echi e fiumi delle montagne,
in lontananza, dove parlano gole fatte di foglie
ed il cielo incatena nuvole. ci sono voci,
che, custodite in almanacchi, restano preghiera
di un giorno che non fu, un noi senza infinito.
se ne era andato dicesti. così all’improvviso
ma di una malattia lunga sette vite.
avrebbe avuto settanta, tra pochi giorni.
il giorno dopo dimenticammo.
un bambino di due anni era annegato
nella propria casa. ci parlammo poco.
allora cucimmo quello che andava cucito
prima di scendere giù per il paese.
non era buio ma il sole se ne era già sceso
prima di noi. parlammo senza dire una parola.
nella bocca di entrambi nasceva la luna.
se noti le spose camminano a braccetto
e si baciano, e si chiamano nelle strade,
si sussurrano i nomi, chiacchierando
agli orizzonti dei ponti che celano altre vie;
ad udire i nidi delle colombe nei dorsi delle case,
stanno ferme le pietre. perché é il silenzio
che unisce la campagna, il cielo che frantuma
il buio nel chiarore della luna e parla parla
mentre la vite stringe l’uva per non farne vino.
ma dove sono i nostri passi
le porte che spaccano la notte
in chiusure precise dove decidiamo di smettere
di parlare. ma dove sono i colli degli alberi
allungati verso le stelle
a salire imperterriti verso la luce.
posso solo dirti
che la montagna s’è spostata
e le notti sono diventate giornate lunghissime;
che gli occhi hanno raccontato ancora
e parlato nuovamente a donne e uomini migranti
e le mani hanno toccato
e mangiato il palato, s’è fatto di pane
di parole che hanno udito più buio e luce
accendersi ed inumidire gli occhi.
ma le donne e gli uomini mai
mai pronunciarono il tuo nome
sei morto per loro e per tutto
il resto che non ti ho raccontato
e tutte quelle volte che divaricando gli occhi
ai confini spianati, sono rimasta
senza più maree senza più montagne.